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All’apertura ufficiale del Web Summit 2021, il CEO e fondatore dell’evento, Paddy Cosgrave, ha scherzosamente detto “It seems like Eurovision” prima di lasciare spazio ad uno degli ospiti di spicco dell’opening night, Frances Haugen, che ha ufficialmente premuto il fatidico pulsante, dando il via a 4 giorni di innovazione, confronto e conoscenza delle stupefacenti declinazioni dei nuovi trend del settore tecnologico a livello mondiale.

Dalla comunicazione della partecipazione all’evento grazie ad uno dei nostri prodotti di punta, Tasking, in azienda si è respirata un’aria diversa, densa di eccitazione per un nuovo traguardo raggiunto attraverso il lavoro di tutti. Voglia di conoscere altre realtà con cui confrontarsi e dalle quali apprendere, voglia di far conoscere la nostra in termini non solo di operato ma soprattutto di valori e competenze. E così è stato.

Numerosi sono stati i visitatori fermatisi alla nostra postazione al Padiglione 4, ai quali abbiamo avuto modo non solo di esporre le funzionalità del prodotto presentato ma anche di raccontare le diverse soluzioni che proponiamo in azienda, con tecnologie all’avanguardia quali AR, VR, Intelligenza Artificiale nonché l’approccio tailor made adoperato.

Naturalmente fin dal primo giorno siamo potuti entrare in contatto con diverse realtà imprenditoriali, portatrici di progetti ambiziosi nella loro semplicità, come l’app OPENBAR dei nostri vicini milanesi – pensata per favorire la creazione e il consolidamento di una rete di conoscenze anche a livello di business attraverso il gesto più naturale del mondo: offrire un drink – o Monokee, piattaforma IAM (Identity Access Management) veneta per la gestione delle identità digitali centralizzate e decentralizzate.

D’obbligo sono stati i giri perlustrativi per i padiglioni, dove è stato possibile osservare il mercato “al di là del confine”, tra robot domestici ballerini (Beltrão Coelho), magliette “avanzate” in Realtà Aumentata (H&M), scuole private d’oltreoceano all’avanguardia (Maple Bear: Canadian School) e multinazionali di social trading e brokeraggio multi asset (eToro). Abbiamo conosciuto personalità spiccate, come Vittoria Millan di Fondy, vincitrice del “TechWomen100 2020”, e preso parte ad una delle tante aree Q&A e Talking predisposte in ogni angolo della fiera, come AWS Startups di Amazon, dedicata alla presentazione di programmi a supporto della crescita e scalabilità di startup innovative.

Non sono mancati spazi dedicati al miglioramento della vita, dalla sostenibilità ambientale – supportata dall’organizzazione del Web Summit 2021 attraverso l’utilizzo di materiali ecosostenibili e riciclabili – alla ricerca medica, come rappresentato da WISH (World Innovation Summit for Health), realtà del Qatar dedicata all’acquisizione e diffusione a livello globale di comprovate pratiche di successo nel settore.

Ampio spazio è stato dedicato anche ai cosiddetti “temi caldi” degli ultimi anni, sui quali ancora oggi il dibattito è acceso e controverso. Dopo le introduzioni del sindaco di Lisbona e del Ministro dell’economia e della transizione digitale, l’opening night è stata infatti incentrata su tre speech di estremo spessore: gli NFT, il movimento Black Lives Matter e la sicurezza dei metadati trattati in Facebook.

Nicolas Julia, fondatore di Sorare – la prima startup di football crypto-driven basata sugli NFT – alla domanda se i non-fungible tokens siano soltanto una moda passeggera, ha affermato che più le nostre vite si digitalizzeranno, tanto più gli NFT si amplificheranno.

“Un NFT è un oggetto digitale che possiedi realmente. Si tratta di oggetti che possono ridare potere alle persone sulle loro cose digitali. Gli NFT saranno la base tecnologica di tutto ciò che si riterrà avere valore sul web.”

Ayo (fka Opal) Tometi, co-fondatrice del movimento Black Lives Matter, ha sugellato il momento più emotivo ed umano dell’evento, raccontando uno spaccato di realtà che accomuna ogni singolo paese del pianeta, andando oltre il solo colore della pelle e raggiungendo il più profondo concetto di razzismo nelle sue diverse espressioni. Durante il talk ha portato a galla domande quali Cosa può insegnare il Black Lives Matter all’industria tecnologica?, Chi sarete, una volta usciti da questa conferenza?, Da quale lato della storia sarete?. Interessante è stato l’esempio di come un evento di razzismo avvenuto in India, con una portata mediatica locale estremamente bassa, sia stato messo in risalto a livello globale grazie ad una segnalazione inerente sulla piattaforma che dà nome al movimento. Come ha affermato la stessa Ayo, abbiamo tutti l’opportunità di utilizzare la tecnologia in cause di giustizia razziale. Sta a noi, e il momento è adesso.

Forse quello che potremmo definire l’ospite più atteso del Web Summit 2021, Frances Haugen, la cosiddetta “Facebook whistleblower”, ha parlato della sua esperienza nella nota multinazionale, evidenziando gli aspetti critici che hanno determinato la decisione di lasciare la sua posizione e denunciare il loro operato.

Secondo quanto ha affermato, sussisterebbe un “Meta problem” in Facebook: Cercano continuamente nuove aree in cui espandersi, accantonando quelle in cui si sono già consolidati. Invece di investire nel rendere le nostre piattaforme almeno ad un livello minimo di sicurezza, Facebook sta per investire circa 10.000 ingegneri in videogiochi. Non riesco ad immaginare come questo abbia senso. (…) Penso sia improbabile che l’azienda cambi finché (Mark Zuckerberg) rimarrà il CEO.

L’informatica statunitense ha inoltre evidenziato la speranza che l’attuale CEO di Facebook apra gli occhi sul buono che potrebbe fare nel mondo, supportando contemporaneamente la possibilità di un cambio di direttorio per l’azienda: Penso che Facebook sarebbe più forte con qualcuno che sia maggiormente propenso a focalizzarsi sulla sicurezza.

L’esperienza del Web Summit ha rappresentato un’occasione di crescita di estremo valore. Far parte di un evento di tale portata, assistere a talk di ampio spessore e ascoltare esponenti con un forte bagaglio esperienziale, ci ha sicuramente permesso di porre importanti riflessioni sul punto in cui è arrivata la nostra azienda nonché sulla direzione che intendiamo percorrere, ciò sia da un punto di vista operativo che etico, continuando a contraddistinguerci per valori e best practice.

Tra un immancabile giro turistico e l’altro per le dinamiche vie di Lisbona, non abbiamo potuto non renderci conto di quanto il nostro sguardo al futuro abbia subìto uno switch particolare, le cui potenzialità sono solo da scoprire.

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